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Sabato, 29 Gennaio 2022
I cenacoli di Firenze
Le raffigurazioni dell'ultima cena, un rito artistico nei refettori dei conventi
Accompagnatore culturale: prof. Mario Carniani, storico dell'arte in Firenze
già docente della Georgetown University, del Dartmouth College e del British Institute di Firenze.

A Firenze ci sono numerosi affreschi con il tema dell'Ultima Cena (i Cenacoli). Per numero e ricchezza, rappresentano una sorta di storia trasversale della pittura fiorentina. Il loro confronto permette un singolare percorso culturale in città attraverso realtà poco conosciute ma di grandissimo interesse. Il termine "cenacolo" (dal latino coenaculum, stanza nella quale si consumano i pasti) indica generalmente l'ambiente dove Gesù consumò l'ultima cena con gli Apostoli, quindi, per estensione, i dipinti che raffigurano l'Ultima Cena. Rappresentazioni di questo genere erano comuni nella decorazione dei refettori dei maggiori conventi, spesso accompagnate, almeno fino all'inizio del '400, da scene della Passione, della Crocifissione e della Resurrezione di Cristo. Si sottolineava così il carattere sacro del refettorio, dove i monaci vivevano un momento di vita in comunione. Il refettorio consisteva di solito in una stanza rettangolare con soffitto a capriate nel Trecento, a cassettoni o a volte nel Quattrocento, con affreschi sulla parete opposta all'ingresso, sostituiti nel '500 da pannelli dipinti di grandi dimensioni. La decorazione veniva realizzata nel momento in cui l'ordine religioso a cui apparteneva il convento raggiungeva una consolidata importanza. La diffusione del tema dell'Ultima Cena è anche legata all'affermarsi della prospettiva: da questo punto di vista, costituiva per il pittore un soggetto ideale per dimostrare la padronanza della tecnica prospettica (la grande mensa, l'architettura della stanza, la disposizione dei personaggi, ecc.). La produzione di queste opere fu soprattutto un fenomeno fiorentino, sebbene il Cenacolo più famoso, quello per il Convento di Santa Maria delle Grazie di Leonardo da Vinci, si trovi a Milano. Ma Leonardo stesso ebbe modo di vedere e fu sicuramente influenzato dai Cenacoli realizzati prima del suo, mentre i Cenacoli successivi a quello di Milano mostrano l'influenza che a sua volta Leonardo esercitò sugli artisti fiorentini, grazie alle numerose copie e disegni della sua opera che si diffusero immediatamente. Molti dei Cenacoli fiorentini furono con il tempo dimenticati nei monasteri, e riscoperti solo in seguito alla soppressione degli Ordini religiosi dei primi dell'Ottocento.
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