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Alcuni parlamentari in rappresentanza dei vari partiti politici hanno presentato un Progetto di Legge per i benefici in favore delle vittime del terrorismo. E’ un provvedimento che interessa in particolare il mondo della cultura ( che vide tra le vittime suoi illustri rappresentanti ) e che quindi incontra la sensibilità di UPL.

Primo firmatario è l’On. Andrea De Maria che in merito ci ha fatto pervenire questa appropriata dichiarazione. 

Segreteria UPL 


“In questi giorni il Progetto di Legge per i benefìci in favore delle vittime del terrorismo ha cominciato il suo iter in Parlamento. Ne sono il primo firmatario e ne sono il relatore in Commissione, coordinando i lavori di una proposta che ha visto l’adesione di tutti i gruppi parlamentari. Un bel segnale di unità della politica e delle istituzioni che non possono restare indifferenti.

Nessuno infatti passa per la nostra stazione senza dare uno sguardo a quella lapide, nessuno attraversa piazza Fontana senza cercare la banca. E ogni 9 maggio ci fermiamo a pensare cosa sarebbe stata l’Italia se le Brigate Rosse non avessero ucciso Aldo Moro.

Il terrorismo e le sue stragi, quelle lontane degli anni di piombo e quelle recenti del terrorismo daesh vivono nella nostra coscienza civile. Gli uomini e le donne che ne sono stati vittime erano come noi, colpiti insieme ad altri o nella solitudine del lavoro o dell’impegno politico. Vite interrotte o stravolte che sono parte di una vicenda comune: sostenerle, provvedere a esse, è fondamentale per uscire dall’angoscia che hanno prodotto. Le vittime, le loro famiglie ci chiedono questo: aiuti concreti per poter riprendere un cammino.

Dobbiamo mettere ordine in un contesto normativo che, pur avendo fatto passi avanti, ha prodotto complicazioni ed esclusioni di chi pure avrebbe diritti. Ogni volta che hanno potuto, le associazioni delle vittime – grazie al loro prezioso contributo si è arrivati ad un testo condiviso – hanno chiesto chiarezza e semplificazione.

Ho voluto ascoltare quelle voci e presentare una legge che si propone di riordinare, chiarire, definire criteri e, se necessario, allargare la platea senza gravare eccessivamente sulle spese.

Anche questo è un modo per coltivare la memoria, che non è solo ricordo: quella memoria contiene valori che appartengono a tutta la comunità. È memoria che serve a fare chiarezza sui fatti, a sostenere la ricerca di verità, a chiedere giustizia. Guardando al passato con meno dolore e costruendo un futuro con maggiore speranza.”

Andrea De Maria, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati