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"Di guerra e di genti. 100 racconti della Linea Gotica" - Andrea Marchi, Gabriele Ronchetti, Massimo Turchi

E’ uscito in questi giorni un libro interessante: Di Guerra e di Genti – 100 racconti della Linea Gotica, a cura di Andrea Marchi, Gabriele Ronchetti, Massimo Turchi. Edizioni Pendragon.

Si tratta di un vigoroso volume che in forma narrativa ripercorre le vicende storiche che si intrecciarono lungo la Linea Gotica in quel periodo drammatico che condusse l’Italia fuori da una guerra disastrosa, riscattando un popolo – noi tutti – dall’oppressione della dittatura.

Ci sono molti modi per ricordare gli avvenimenti. Tra questi, per i giovani ma non solo per loro, vi è quello molto attraente di raccontare gli eventi e i personaggi lasciando alla fantasia il solo compito di impreziosire la trama, senza distrarla dal contesto oggettivo e documentale.

Se poi a raccogliere pezzi di storia ed episodi vissuti sono molti Autori, la memoria appare quanto mai veritiera. I vari punti di vista concorrono insieme a mettere in evidenza ciò che realmente accadde, aiutando la comprensione dei fatti attraverso il loro poliedrico ma convergente significato.

Da parte mia desidero evidenziare che due racconti sono stati scritti da Rinaldo Falcioni, studioso ed apprezzato docente dell’Università Primo Levi, della quale è Direttore Tecnico Scientifico. I due racconti hanno questi titoli: Una GP nel cassone della farina e Pereira e i “serpenti fumanti”.

Si tratta di descrizioni calde e affascinanti, che riportano ad un tempo che forse può essere percepito completamente soltanto da chi, in quel periodo o negli anni immediatamente successivi la fine della guerra, ne fu spettatore. Io stesso ho vissuto i primissimi anni della mia vita in quella direttrice della Linea Gotica che si prolungava nel Frignano. Anche in casa dei miei nonni c’era il cassone della farina. Lo ricordo bene, era una sorta di simulacro contadino che inneggiava alla necessità primaria della sopravvivenza. Così come ricordo bene i residui bellici che facilmente si ritrovavano nei calanchi e che testimoniavano appena l’asprezza delle battaglie combattute per la libertà.

Grazie Rinaldo, grazie a te e agli altri Autori che ci consentono di non dimenticare, anzi di “ritrovare” tramite le pagine di un libro importante – del quale mi permetto di suggerire la lettura – le origini della nostra vita quotidiana.

Franco Franchi

Presidente UPL