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L’On. Andrea De Maria, Segretario della Camera dei Deputati, interviene con un importante messaggio sul ruolo dell’Università Primo Levi e sull’attività educativa nel tempo dell’emergenza sanitaria. Si tratta di un contributo importante e gradito che vi invito a leggere.
Cordialmente,

Dr. Franco Franchi
Presidente UPL 


“Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio” diceva un grande scrittore come Kafka. E come negare che la meraviglia, il gusto della scoperta e della sorpresa siano il modo più vero di rendere attiva la nostra mente, i nostri pensieri, le aspirazioni e perché no, i sogni.

E per “vedere bellezza” non esiste modo migliore che conoscere, apprendere, venire a contatto con mondi, persone e fatti più o meno lontani da noi: insomma il sapere. A qualsiasi età.

Per questo, esperienze come quella dell’Università “Primo Levi” sono così preziose e irrinunciabili. Perché attraverso i temi scelti, i docenti coinvolti, le svariate possibilità di formazione costituiscono una fonte di conoscenza preziosa per chi partecipa attivamente alla vita della scuola e al tempo stesso quella conoscenza diventa patrimonio condiviso di una comunità.

E’ stata giusta e opportuna la scelta di non interrompere la formazione anche in tempi di Covid. Perché di fronte alla pandemia, l’essere informati diventa un bisogno essenziale contro false verità e pregiudizi. Conoscere le dinamiche scientifiche, le conseguenze sanitarie, economiche e sociali, è una necessità oltreché una curiosità. Abbiamo sentito tutti, come cittadini, come amministratori, come operatori sociali, l’esigenza di sapere di più, per tutelarci, per affrontare la fase più difficile, per capire come superare una vicenda che avremmo considerato incredibile fino ad un anno fa.

Continuare la didattica ha voluto anche dire proseguire un processo di formazione per migliaia di persone che improvvisamente si sono trovate chiuse in casa e per via dell’età più isolate di molte altre: è stata una finestra aperta sul mondo mentre tutte le altre si chiudevano.

Per molti è stata una scoperta, per altri un’occasione in più, per tutti un’esperienza unica. Un’esperienza però che andrà superata: perché se la didattica on line ha consentito di non perdere la continuità della conoscenza e dell’approfondimento, siamo tutti consapevoli che la scuola, le università non sono solo i luoghi dove si trasmettono contenuti e dove i discenti sono vasi da riempire. Il confronto, il rapporto diretto, gli umori, le dinamiche intellettuali hanno lo stesso sapore dell’apprendimento, anzi lo alimentano e lo moltiplicano. Per questo appena sarà possibile, è bene che si creino le condizioni per riprendere in assoluta sicurezza la formazione in presenza.

Sarà naturalmente essenziale per quel desiderio di istruzione che anima chi decide di frequentare un corso avendo alle spalle già esperienze di vita e di formazione, ma penso anche a quei temi tanto cari alla “Primo Levi” che solo la presenza può garantire di approfondire e sviluppare.

Penso alle conferenze, ai concerti, ai laboratori, alle visite guidate, alle iniziative dedicate alla memoria, alla nostra storia recente, alla storia della Resistenza e della Liberazione che come sapete, anche per aver ricoperto molti anni l’incarico di sindaco di Marzabotto, mi sono particolarmente cari perché credo siano alla base della nostra democrazia.

Proprio oggi che siamo in parte fermi, è il tempo di organizzare la ripresa perché sia sempre più interessante e stimolante. Perché raccolga l’eredità di una lunga tradizione di educazione popolare particolarmente attiva nella nostra regione e a Bologna guardando al tempo libero e in particolare alla terza età.

Avremo cittadini più attivi e consapevoli se la scuola non si ferma e se saprà sempre accogliere tutti con interessi e stimoli, a prescindere dall’età e dalla storia individuale.

Auguri e buon lavoro.”

Andrea De Maria
Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati