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In partenza un biennio ricco di celebrazioni per tutta la comunità universitaria e cittadina, per ricordare le opere di Ulisse Aldrovandi, scienziato, collezionista, ricercatore, fondatore di uno dei primi Orti botanici in Italia e creatore del primo Museo naturalistico pubblico

Quest’anno ricorre il cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi (Bologna 11 settembre 1522 – 4 maggio 1605), professore, collezionista e ricercatore di cui si conservano, incredibilmente intatti, i reperti naturalistici (migliaia di minerali, fossili, animali, piante essiccate), i reperti etnografici, la biblioteca (3900 volumi), i manoscritti (appunti, lettere, materiali di studio, in circa 400 volumi). Uno straordinario testimonial, dunque, per l’Università di Bologna che ha organizzato per tutta la sua comunità e la città un biennio ricco di iniziative ed eventi per celebrare il cinquecentenario aldrovandiano.

Alcune attività sono state già avviate, quali quelle per la catalogazione e valorizzazione del patrimonio di reperti, libri e manoscritti, reso più accessibile tramite catalogazione secondo standard moderni, e disponibile online, con una ampia campagna di digitalizzazioni. A queste attività si aggiunge l’iniziativa dell’Edizione Nazionale delle Opere (sotto il patrocinio del MIC, e con la collaborazione del Museo Galileo di Firenze) che si pone come primo obiettivo quello di portare alla luce, grazie alla pubblicazione dell’epistolario, il fitto reticolo di rapporti che Aldrovandi aveva in Italia e in Europa, e di dare evidenza al complesso modo di lavorare di Aldrovandi, attraverso libri, strumenti, materiali vari. E non è poi da dimenticare, come iniziativa stabile nel tempo, la pubblicazione della rivista “Aldrovandiana. Historical Studies in Natural History”, presso l’editore Bologna University Press.

Nel corso dei prossimi mesi, si svolgeranno convegni, conferenze, spettacoli, mostre, visite guidate e attività didattiche.

Il primo appuntamento è per il 21-22 maggio, in occasione del Fascination of Plants Day 2022, con due giornate di incontri e conferenze dal tema “Dagli studi di Aldrovandi alle ricerche attuali: 500 anni di Botanica a Bologna”, presso l’Orto Botanico ed Erbario dell’Università di Bologna (via Irnerio 42, Bologna); il 16 e 17 giugno, presso l’Aula Prodi del Dipartimento di Storia Culture Civiltà (piazza San Giovanni in Monte 2) si terrà invece il convegno “Global Aldrovandi: Exchanging Nature in the Early Modern World”.

Tra gli spettacoli e le iniziative divulgative, la rassegna estiva “Il “codice” Aldrovandi: interpretare il mondo con la scienza” in programma dal 16 giugno al 12 luglio, nel Cortile dell’Ercole di Palazzo Poggi; un’imponente offerta di visite guidate e attività didattiche rivolte ad adulti, bambini e ragazzi, con particolare attenzione all’offerta formativa per le scuole, com’è abitudine dei Musei Universitari. Verrà inoltre allestita una mostra, a fine anno, presso il Museo di Palazzo Poggi e la Biblioteca Universitaria di Bologna, dedicata ad “Aldrovandi globale”, alla percezione e alla restituzione del suo “teatro del mondo”. Ad essa farà seguito, fra gennaio e primavera, la mostra “Oltre lo spazio, oltre il tempo: il sogno di Ulisse Aldrovandi”, presso la Fondazione Golinelli, proiettata verso le rappresentazioni del futuro.

Il biennio di celebrazioni, pensato in una prospettiva di mobilitazione delle energie intellettuali presenti in Ateneo e non solo, sarà arricchito anche da altre iniziative proposte dai Dipartimenti dell’Università di Bologna e dalle relazioni con altri Musei e Biblioteche Civiche, oltre all’Archivio di Stato, che pure conservano parti dei beni di Aldrovandi.

Grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, un progetto specifico in corso è dedicato alla ricostruzione 3D e alla stampa di tavolette xilografiche in parte inedite della collezione aldrovandiana; torneranno così alla vita immagini mai viste, e si riprodurrà – anche a scopo didattico – il processo della prima diffusione della cultura a mezzo stampa.

Questo anniversario rappresenta l’occasione, anche per la comunità cittadina, di riscoprire uno dei suoi figli più illustri, il fondatore di uno dei primi Orti botanici in Italia e il creatore di uno dei primi musei naturalistici in Europa. Con la sua infaticabile curiosità e il suo legato all’Università di Bologna, Aldrovandi ha lasciato un patrimonio materiale che arricchisce le collezioni storiche dell’Ateneo, rappresentando uno dei primissimi casi, a livello occidentale, di organizzazione e trasmissione del sapere scientifico anche attraverso il libro a stampa illustrato. Lo scienziato non volle solo collezionare e conoscere: a lui interessava anche la divulgazione, in uno stretto rapporto con la città. Allestì una grande raccolta di naturalia e mirabilia che fece riprodurre su disegni acquarellati e infine su 4.000 matrici xilografiche volte ad illustrare i 13 volumi della sua opera (pubblicata in parte postuma: 1599-1668) che rappresenta una embrionale enciclopedia delle scienze naturali, fisiche, antropologiche e non solo.

Il programma di valorizzazione del V centenario di Ulisse Aldrovandi è stato ritenuto meritevole di due importanti contributi, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni. Si tratta di un riconoscimento esplicito del valore simbolico attribuito dal nostro Paese alla memoria di questa rilevante personalità.

Maggiori informazioni:
Sito: unibo.it/aldrovandi500
Mail: aldrovandi500@unibo.it

FB sma.museiunibo
IG museiunibo
#aldrovandi500
YT Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna.

 

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