Nei secoli XVI e XVII esplose a Bologna, con particolare evidenza, il fenomeno delle artiste donne, merito anche della presenza dello Studio universitario come centro di una cultura cosmopolita capace di riconoscere maggiore dignità intellettuale alla donna. Lavinia Fontana ed Elisabetta Sirani sono solo le più famose delle pittrici bolognesi, cresciute nell'ombra della bottega paterna si affermano con successo anche oltre i confini della città. Giorgio Vasari, non sempre generoso nei confronti degli artisti bolognesi, scrisse una vita di madonna Properzia de’ Rossi intessuta d'elogi e ammirazione, contribuendo a creare il mito della donna scultrice. Ma non fu tutto facile: invidie, vendette, accuse infamanti e difficili rapporti con i colleghi portarono spesso a tragiche conclusioni delle carriere di queste grandi protagoniste dell'arte bolognese rimaste nell'ombra per troppo tempo, che meritano di essere conosciute e riscoperte. Sarà necessario l’utilizzo del radiomicrofono al costo di Euro 2 a persona.
Sei visite guidate:
4/04 Museo della Città, Palazzo Pepoli - biglietto d'ingresso
11/04 Collezioni Comunali d'Arte (biglietto d'ingresso) e Cattedrale di San Pietro
18/04 Opera Pia dei Poveri Vergognosi e Chiesa della Madonna di Galliera
2/05 Pinacoteca nazionale - biglietto d'ingresso
9/05 Chiesa della SS. Trinità e Basilica di Santo Stefano
16/05 Basilica di San Petronio