Lo scopo di questo primo corso è di guidare gli studenti in un viaggio che, iniziato da ciò che anticamente si credeva di sapere sull'universo basandosi sulla sua osservazione a occhio nudo, ha condotto alle prime scoperte astrofisiche della fine del XIX secolo. Si parlerà quindi della storia dell’evoluzione del concetto di pianeta, dai primi vagiti mitologici e poetici di questa idea fino alla scoperta della struttura del nostro Sistema Solare. In questo lungo percorso dedicato alla descrizione e all’analisi dei diversi sistemi del mondo (tolemaico, copernicano, ticonico), arriveremo alla nascita del telescopio e del pensiero scientifico moderno (Galileo, Newton, Herschel) per poi spingerci fino a introdurre le intuizioni alla base della spettroscopia: l'analisi fine della luce stellare rivelatasi un lasciapassare per lo studio astrofisico del cosmo vicino (pianeti) e lontano (esopianeti, galassie, ammassi di galassie).
Tramite la discussione dei suoi indicatori e delle “candele standard”, verrà trattato il problema della misura della cosiddetta “scala delle distanze astronomiche e dei tempi”. Partendo da Piazza Maggiore ci si spingerà verso i "confini" dell'universo. In particolare, si parlerà dei risultati recentemente ottenuti tramite il satellite GAIA e lo studio delle stelle variabili e delle Supernovae. Verranno anche trattati alcuni “equivoci cosmici” quali ad esempio: “Santa Lucia: la notte più lunga che ci sia”; “Mezzogiorno:… vero?”; “le Stelle Cadenti… non sono stelle”; “Venere …non è mai tonda”; “Marte… non arretra mai”.