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Voci è un progetto di educazione permanente realizzato dall’Università Primo Levi insieme all’Istituto per la storia e le memorie del novecento PARRI E-R e il Teatro del Pratello, in collaborazione con diversi soggetti del territorio,  il progetto VOCI affronta ogni anno avvenimenti storici determinati, secondo un percorso a tappe successive che conduce alla realizzazione di un evento conclusivo per il 25 aprile. L’obiettivo è quello di affrontare la complessità della storia e della trasmissione della memoria di generazione in generazione; lavorare sugli stereotipi e sui pregiudizi che ricoprono i fatti storici, più vicini e più lontani nel tempo, rendendoli sempre meno fruibili nel presente.


VOCI 2018/1938 LA LEGISLAZIONE RAZZISTA IN ITALIA. DOPO L’ABROGAZIONE

PROGETTO  VOCI 2018

VOCI. è un progetto di educazione permanente, a cura del Teatro del Pratello, dell’Istituto per la Storia e le memorie del Novecento PARRI E-R, dell’Università Primo Levi, del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, nel 2018 realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Bologna, ERT/Arena del Sole e Radio Città Fujiko.

VOCI pone al centro l’incontro tra generazioni diverse, attraverso la storia, la scrittura, la narrazione, la musica, il teatro. I contenuti del progetto riguardano temi fondamentali della storia del ‘900, per realizzare dei percorsi “di fare memoria attiva” per uscire dalle retoriche, che tendono a ossificare, banalizzare o finalizzare la memoria.

Ogni anno il progetto affronta avvenimenti storici determinati, secondo un percorso a tappe successive che conduce alla realizzazione di un evento conclusivo. L’obiettivo primario è quello di affrontare la complessità della storia e della trasmissione della memoria di generazione in generazione; lavorare sugli stereotipi e sui pregiudizi che ricoprono i fatti storici, rendendoli sempre meno fruibili nel presente. Il tema del 2018 è quello della istituzione delle cosiddette Leggi razziali in Italia nel 1938, di cui ricorre l’ottantesimo anniversario. L’attenzione, però, sarà posta principalmente sul periodo successivo alla abrogazione di tali leggi, negli anni dopo la fine della guerra sino ad oggi.

VOCI si articola in laboratori di storia, scrittura, scenografia, musica applicata e teatro, ai quali partecipano studenti del Liceo Sabin e dell’Isart di Bologna, del Conservatorio G.B. Martini, minori e giovani in carico ai Servizi delle Giustizia Minorile e cittadini di ogni età e provenienza.

Il progetto si conclude ogni anno con uno spettacolo per il 25 Aprile, che quest’anno si svolgerà nella Sinagoga di Bologna e nelle strade adiacenti: via De’ Gombruti e via Finzi.

Gli appuntamenti pubblici del progetto:

LUPO EZECHIELE E IL GIOCO DELLE TRE STANZE – La permanenza del pregiudizio-

Nel foyer del Teatro Arena del Sole, dal mese di febbraio, è ospitata l’installazione LUPO EZECHIELE E IL GIOCO DELLE TRE STANZE -La permanenza del pregiudizio- , realizzata dalle scenografe Federica Bini e Irene Ferrari con un gruppo di studenti dell’ISART di Bologna, che e raccoglie sia materiali d’archivio sia scritture prodotte nei laboratori del progetto.  L’installazione si sviluppa in tre momenti:

  • Dal 21 febbraio – prima stanza: “Occultamenti mascherati”
  • Dal 19 marzo – seconda stanza: “Adesso, che cosa vogliono? Che cosa pretendono?”
  • Dal 9 aprile – terza stanza: “Occultamenti velati”

Radi(o)azioni.

Il progetto prevede un ciclo di trasmissioni in onda su Radio Città Fujiko ogni venerdì alle 18.00, a partire dal 16 marzo fino al 20 aprile. Ascolta le 6 puntate

Evento finale.

Cerchiamo 250 cittadini di ogni età per partecipare come figuranti all’evento conclusivo del progetto VOCI 2018 che si terrà presso la Sinagoga di Bologna e nelle adiacenti via Finzi e via De’ Gombruti il 25 aprile 2018. Per iscriversi al laboratorio teatrale di preparazione inviare una mail a  info@teatrodelpratello.it


Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, attraverso un contributo all’Università Primo Levi e  dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, attraverso un contributo all’Istituto Parri.

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