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LA GUERRA DI RENDO

di Rinaldo Falcioni e Valerio Frabetti

Illustrazioni di Matteo Matteucci

PENDRAGON

 

È l’autunno del 1940. Ore e ore a ‘battere la sella’, come si dice in gergo. Passo, trotto, galoppo. Poi. dopo mesi di addestramento, un viaggio lungo e faticoso in treno, destinazione la Jugoslavia di Tito, senza avere la consapevolezza di cosa aspettarsi una volta varcato il confine.

Una bella divisa, un cavallo come inseparabile compagno di vita, l’appartenenza al Decimo Reggimento Lancieri di stanza a Bologna, che porta il nome di Vittorio Emanuele II. La Patria prima di tutto, hanno detto. Una guerra che va combattuta per salvare l’Italia da un nemico terribile e implacabile, che minaccia le nostre famiglie, la nostra Storia, il nostro futuro. Eppure… Eppure c’è qualcosa che non va. La coscienza di Rendo, giovane cavalleggero, è di quelle acute, che si tormentano interiormente. Certo, il dovere: ma verso chi?

Quello che colpisce del giovane Renato Frabetti detto Rendo, padre di Valerio – uno degli autori di questo bel volume insieme con Rinaldo Falcioni – è proprio la sua coscienza. Un altissimo senso etico, che lo porta a comprendere che la Patria va sì difesa, ma da chi la governa e dai suoi alleati. Così, passare dalle montagne dei Balcani come cavalleggero del Duce alle montagne dell’Appennino come partigiano, per difendere la Patria, quella vera, diventa un dovere imprescindibile.

Un libro emozionante, ben scritto e ineccepibilmente documentato, impreziosito dalle belle e suggestive illustrazioni di Matteo Matteucci, che attraversa la Storia del nostro Paese attraverso le vicende di un giovane coraggioso e leale, un’opera che fa riflettere, soprattutto alla luce dei tempi che stiamo vivendo, in cui il tragico passato raccontato da Falcioni e Frabetti sembra non aver insegnato nulla.

Uberto Martinelli